Ogni relazione che finisce ha tre fasi:
un inizio, un limbo, e una fine.
Il limbo è la parte più difficile,
una linea di mezzo tra
il paradiso che è stato e l’inferno che è,
di vai e vieni, vieni e vai… di ricordi.
E, spesso, è proprio quella in cui
si resta per molto tempo.
La fine di una relazione,
quasi mai coincide con la fine dell’amore.
Quando una relazione finisce,
è proprio lì che comincia il limbo.
La fine arriva quando si riesce
a sgomberare il cuore,
a completare la muta della propria pelle…
A rinascere.
La parola inizio e la parola fine,
per la grammatica,
sono due contrari,
ma non vale lo stesso per la vita,
in cui sono sinonimi.
Dove termina la fine
è lì che comincia un inizio,
che dinanzi a noi si apre,
si spalanca, come un invito tanto atteso.
A noi, il coraggio di accettarlo…
O, se non arriva, quello di auto invitarci.
Dicono che quelle senza invito
siano proprio le feste in cui
ci si diverte di più.
J



A parte la lucida ekfrasis in versi assolutamente condivisibile, mi esalta il mix tra parole e immagini (terreno difficile) un mix che voi risolvete con forte impatto concettuale…la spirale (che poi simboleggia l’andare e il ritornare all’infinito) si sposa perfettamente con la curvilinea danza degli amori perduti… complimenti.
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Grazie per queste belle parole, Franz.
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mi piace il vostro lavoro… 🙂
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