Il 17 Luglio 2019, per il nostro rendez-vous avevo scelto Palazzo Venezia, nel cuore di Spaccanapoli, a pochi metri dalla Chiesa di Santa Chiara e da Piazza del Gesù nuovo.
Palazzo Venezia, Napoli
Un giro nella sua storia a respirarne l’antica cultura, un bicchiere di vino in quel giardino pensile e un brindisi: “A tutto quello che già c’è e a tutto quello che verrà”, ignare di cose, ma speranzose di tutto.
E poi a Ottobre 2019, fondiamo Oui Magazine; ad Aprile 2020 pubblichiamo la nostra raccolta di poesie e fotografie “Come sale su una ferita aperta”. E allora un nuovo cin, virtuale questa volta 🥂 : “a tutto quello che già c’è a tutto quello che verrà”, perché c’è ancora cammino da fare, idee da costruire, soddisfazioni da raccogliere.
Giardino pensile di Palazzo Venezia
E a voi, amici, queste siamo noi: Jessica & Marianna. (Questa foto la odiamo perché: “le nostre facce sembrano impastate con lievito madre”, ma quel giorno lo amiamo.)
Jessica & Marianna, 17 Luglio 2019
P.S. La foto delle radici l’ho scatta lí, quel giorno, ignara che sarebbe finita nella nostra raccolta ad accompagnare, a sostenere e a dare un volto alle tue parole.
Lei è: – Profondamente radicato in me, proprio come quel 17 Luglio.
Ci sono stati sorrisi capaci di arrivare in luoghi inesplorati. Sorrisi diventati semi, piante, poi radici. Ci sono stati sorrisi andati dove non dovevano. I tuoi. Impossibili da estirpare.
Come sale su una ferita aperta nasce come progetto di parole e immagini, poesie e fotografie, incasellate insieme, per accompagnarsi, sostenersi, arricchirsi.
In seguito, abbiamo pensato che potesse essere anche sonoro.
La paura è quello che ho sentito la prima volta che ti ho visto. Mi sono lasciata ingannare da Pavese pensavo fosse già un po’ d’amore. Invece quella paura altro non era che istinto di sopravvivenza.
– Istinti. M
Spine che ho dovuto tirar fuori per difendermi da te. (2018) J
Leggere questa raccolta di poesie e di fotografie mi è piaciuto molto. È stata come una boccata d’aria, come se un uragano mi portasse via, mi trascinasse con lui, lasciando dentro un gran vuoto. Parla d’amore, rinascita, speranza, di un’amore fatto di bugie, di ferite che non si possono più riparare. La raccolta è divisa in tre parti, ognuna delle quali fa provare emozioni diverse, la prima parte è stata la mia preferita, si percepisce che si tratta del primo periodo d’amore, delle prime carezze, dei primi sguardi. La seconda parte è una via di mezzo, dove è la tristezza a farla da padrona, sono frasi tristi, malinconiche. E infine l’ultima parte è la rassegnazione, visto che quell’amore è rotto ed è ricoperto di dolore e sofferenza. Le foto sono molto belle, direi perfette, perché non solo sono molto significative, ma sembra che parlano raccontandoci qualcosa in più. Trovo che sia una raccolta molto bella, una delle più emozionanti che abbia mai letto. Assolutamente consigliato 4/5⭐